venerdì 12 giugno 2020

STEP#25 - PUNTI DI VISTA DIFFERENTI

Berlino, 2020
Durante il primo venerdì di ogni mese si tiene l’incontro di John F. e Mia O., due amici d’infanzia, i quali discutono spesso di istanze culturali, scientifiche e letterarie.
L’argomento del mese di marzo è stato il relativismo con tutte le sue sfaccettature.
I due iniziano a raccontare i propri viaggi e le proprie esperienze sottolineando come il pensiero e il modo di vedere la realtà possa differenziarsi da persona a persona.

John:  Quest’estate sono stato in Medio Oriente ma penso di non tornarci più.
Mia: Come mai? A me hanno detto che è da visitare, inoltre la cultura orientale deve essere particolare perché diversa dalla nostra.
John: Un po’ troppo particolare a dire la verità.
Mia: Perché ne parli così?
John: Sono in disaccordo con le loro usanze e con i loro costumi perché secondo me è una società che non si è sviluppata abbastanza.
Mia: Guarda che questi sono solo una serie di stereotipi e luoghi comuni che hanno influenzato l’opinione pubblica. Infatti ci sono stati spesso numerosi equivoci e letture distorte della realtà, tutte causate dagli storici conflitti che, dai tempi delle Crociate all’era coloniale, hanno cristallizzato pesanti barriere ideologiche, tanto da racchiudere nella superficialità l’idea che si ha del Medio Oriente.
John: Guarda che un aspetto negativo che ha questa terra è quello di presentare molte comunità differenti per cultura, lingua e religione.
Mia: È proprio questa la particolarità del Medio Oriente in quanto costituisce una ricchezza maggiore rispetto a noi occidentali.
John: Allora che mi dici della condizione delle donne e del fatto che debbano indossare il velo? Ti sembra normale che una religione debba imporlo?  
Mia: Guarda che la questione del velo è in realtà un falso problema.
John:  Ma come fai a dirlo… non vedi tutto quello che dicono i media?
Mia: Ti ricordo che nel mondo europeo fino a non molti anni fa le contadine indossavano un fazzoletto in testa e lo facevano per un senso di autoidentificazione, e imporre loro di toglierlo sarebbe stato considerato quanto meno stravagante. 
Capisci allora che quello che tu pensi riferito all’oriente, è una condizione esistita anche qui in Europa.
Quindi non puoi pensare che esista semplicemente la tua realtà, anche perché come vedi esistono tante verità differenti. Se ad esempio tu fossi nato in quei luoghi, in questo momento penseresti le stesse cose riferite all’occidente. Capisci dunque che in realtà tutto ciò che ci circonda è relativo.
John: Non l’avevo mai vista sotto questo punto di vista e riconosco l’importanza del tuo ragionamento.
Ognuno di noi ha una propria verità ma non vuol dire che la visione altrui sia sbagliata.

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